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Il delicato ruolo del Caregiver

  • fruffa
  • 27 ott
  • Tempo di lettura: 3 min
Amore e Psiche di Canova - Museo del Louvre Parigi
Amore e Psiche di Canova - Museo del Louvre Parigi

L'aspetto psicologico della perdita dopo anni di assistenza

Affrontare la morte di una persona amata è sempre un dolore profondo, ma per chi ha assistito il proprio caro fino all’ultimo giorno, la perdita assume sfumature psicologiche molto più complesse. Essere Caregiver significa entrare in un percorso lungo, che intreccia amore, sacrificio, stress, responsabilità e senso del dovere.

Questo articolo nasce per dare voce a chi, silenziosamente, ha dedicato tempo e vita alla cura di qualcuno.


Quando il lutto inizia prima della morte

Molti Caregiver vivono ciò che viene definito lutto anticipatorio. Già anni prima della perdita, assistendo al lento declino della persona amata, si sperimenta:

  • tristezza costante

  • paura del futuro

  • senso di impotenza

  • ansia per la salute dell’altro

Questo stato emotivo continuo logora, consumando energie fisiche e mentali.


La vita sospesa

Assistere un malato cronico significa modificare la propria esistenza:

  • cambiare orari di lavoro

  • rinunciare a impegni sociali

  • sacrificare tempo personale

  • dormire poco

  • vivere sempre in allerta

Col tempo, il Caregiver spesso perde parti della propria identità. Non c’è solo la persona che si ammala, c’è anche una persona che si mette da parte.


Il momento della perdita: un misto di emozioni

Quando il caro assistito muore, i sentimenti non sono mai semplici né lineari.

Oltre al dolore, possono emergere:

Sollievo

Molti Caregiver provano un senso di liberazione nel vedere terminare la sofferenza del proprio caro. È normale e non va confuso con l’assenza di amore.

Colpa

Il senso di colpa è frequente:

  • “Potevo fare di più?”

  • “Sono stato abbastanza presente?”

  • “Ora che non devo più assisterlo, posso riprendere la mia vita… ma mi sento egoista.”

Domande sono tipiche e comuni.

Vuoto

Dopo anni di dedizione, con giornate scandite da medicine, controlli, telefonate, visite. All’improvviso è silenzio, ciò che pesa più di tutto.


Lo scompenso emotivo del Caregiver

Molti studi mostrano che, dopo la perdita, i Caregiver possono sperimentare:

  • depressione

  • apatia

  • insonnia

  • ansia

  • isolamento sociale

Anni di stress non svaniscono in un giorno.


La società non vede tutto

Il Caregiver porta sulle spalle:

  • paura

  • responsabilità

  • dolore

  • solitudine

Ma solo chi ha vissuto questo percorso può comprenderlo appieno, per questo è importante non giudicare: aiutare non significa non soffrire.


Prendersi cura di sé dopo la perdita

Per questo nella fase successiva al lutto si dovrebbe includere:

✅ riposo fisico

✅ recupero emotivo

✅ riconnessione sociale

✅ tempi per elaborare il dolore

✅ ascolto dei propri bisogni

Dopo anni dedicati all’altro, è fondamentale tornare al proprio equilibrio interiore e volersi bene.


Un consiglio è quello di accettare l’aiuto

Non è segno di debolezza:

  • parlare con un professionista

  • entrare in un gruppo di supporto

  • affidarsi ai servizi funebri per la parte burocratica

  • condividere ricordi e paure

Accettare supporto significa guarire.


Il valore silenzioso del Caregiver

Essere un Caregiver è un profondo atto di amore, di responsabilità ed è un dono.

Non è solo assistenza fisica, ma presenza, voce, calore.

Chi si prende cura offre alla persona amata dignità donando l'ultimo legame con il presente fatto di un filo invisibile che si assottiglia sempre di più, ma che rappresenta la vita.


La perdita dopo anni di assistenza lascia una traccia profonda. Non bisogna vergognarsi dei propri sentimenti, qualunque essi siano. Ogni Caregiver porta con sé un’esperienza che è un insieme di coraggio, fragilità e amore e merita rispetto, riconoscimento, ascolto.


Amore e Psiche del Canova MUSEO del LOUVRE - cura, dualità, fragilità, amore che sostiene, e infine separazione.

Psiche rappresenta l’anima umana, fragile e provata dal dolore; Amore (Eros) rappresenta la forza vitale che sorregge, cura e accompagna delicatamente.

 
 
 

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