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Come aiutare un’amica o un familiare in lutto: cosa dire e cosa è meglio evitare

  • fruffa
  • 1 lug
  • Tempo di lettura: 3 min
Cosa dire per aiutare veramente qualcuno
Cosa dire per aiutare veramente qualcuno

Quando il dolore tocca qualcuno vicino a noi, è normale sentirsi spiazzati.

Vorremmo esserci, confortare, dire le parole giuste. Ed invece ci troviamo in silenzio o peggio, con frasi che rischiano di ferire perché fuori luogo.

Aiutare una persona che ha subito una pwerdita, richiede tatto, presenza e rispetto dei suoi tempi.

In questo articolo ti offriamo una guida semplice e sincera, basata sull’esperienza diretta accanto a centinaia di famiglie.


Cosa dire (e fare) per essere davvero di aiuto

1. “Ci sono, se hai bisogno non esitare a chiamarmi”

Sembra banale, ma è una delle frasi più potenti. È una dichiarazione di disponibilità senza invadere, che lascia alla persona il diritto di chiedere o meno senza metterla a disagio.


2. “Ti penso” o “Ti abbraccio forte, anche da lontano”

Non servono lunghi discorsi. Spesso un messaggio semplice ma sincero, basta a far sentire la vicinanza.


3. Offri qualcosa di concreto

“Passo domani con qualcosa da mangiare”, “Ti accompagno io se vuoi”, “Mi occupo io delle telefonate se preferisci”

Le parole sono importanti, ma i gesti discreti lo sono di più. L’energia mentale nel lutto è pochissima: chi offre aiuto concreto senza farlo pesare, fa davvero la differenza.


4. Ascolta, senza interrompere

Chi ha perso una persona cara non ha bisogno di consigli, ma di uno spazio per parlare, piangere, ricordare. Evita di interrompere, anche se ciò che racconta ti mette a disagio.

Ascolta in silenzio senza voler risolvere o dare quei consigli non richiesti che sono inutili e alzano barriere.


Cosa è meglio evitare di dire (anche se con buone intenzioni)


❌ “È meglio così”

Anche se il defunto ha sofferto, questa frase minimizza il dolore. Chi resta spesso non riesce a vedere “il meglio” in quel momento. Lasciamoglielo scoprire da solo, quando sarà pronto.


❌ “So cosa provi”

Anche se hai vissuto un lutto simile, ogni perdita è unica. Meglio dire: “Non posso immaginare esattamente il tuo dolore, ma ti sono vicina/o.” Voler essere a tutti i costi protagonisti, è quasi sempre fuori luogo ma in queste situazioni lo è ancora di più.


❌ “Devi reagire”

O “Cerca di distrarti”, “Pensa a chi è rimasto”. Queste frasi, anche se dette per “spronare”, creano pressione e senso di colpa.

Il dolore ha i suoi tempi e ognuno ha diritto al proprio modo di viverlo.


❌ Frasi religiose, se non sei certo che l’altro condivida la tua fede

Dire “Ora è in un posto migliore” può confortare alcuni, ma ferire altri.

Meglio evitare se non si conoscono bene i valori e le convinzioni della persona.


🌱 La cosa più importante: esserci, anche dopo

Nei giorni immediatamente successivi alla perdita, molte persone si fanno vive ma spesso, dopo il funerale, il silenzio.

Il dolore però non finisce con la cerimonia.

Anzi, è lì che inizia la vera elaborazione. Una telefonata dopo una settimana, un messaggio dopo un mese, una visita in un giorno simbolico… sono i gesti che lasciano il segno.


🤝 Concludendo

Aiutare qualcuno in lutto non significa trovare le parole perfette, ma esserci in modo autentico e sincero.

Anche il silenzio può essere un abbraccio, se carico di presenza.

E se ti senti inadeguato, va bene: l’importante è esserci con il cuore, non con la perfezione.


📍Se stai vivendo una situazione simile e hai bisogno di conforto, supporto o informazioni, puoi sempre contattarci.


Siamo al tuo fianco, anche quando le parole non bastano.


Organizzazione Cattolica – Onoranze Funebri a Roma📞 [063057707] | ✉️ [info@organizzazionecattolica.it]


 
 
 

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