top of page

Funerali di Papa Francesco: tra cerimoniale sacro e tecniche conservative professionali

  • fruffa
  • 22 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Funerali Papa Francesco
Funerali Papa Francesco

L’ultimo saluto al Pontefice e il lavoro tecnico dietro un rito di portata mondiale

I funerali di Papa Francesco, fissati per sabato 26 aprile 2025, rappresentano un momento di grande commozione collettiva ma anche un esempio perfetto di come il cerimoniale religioso si intrecci con una gestione tecnica e professionale della salma.

Dietro le immagini solenni che vediamo in tv o dal vivo, esiste un'attenta preparazione del corpo, che richiede rigore, esperienza e rispetto profondo per il defunto e per i fedeli.


Trattamento conservativo: tanatoprassi e rispetto del corpo

Fin dalle prime ore dopo il decesso, il corpo di Papa Francesco è stato sottoposto a iniezione conservativa, una procedura della tanatoprassi che consente di preservare l’integrità della salma durante l’esposizione.

La tecnica prevede l’iniezione endovascolare di un fluido conservante, a base di formaldeide e altri agenti stabilizzanti, che rallenta i naturali processi di decomposizione. Questa pratica, eseguita da tanatoprattori specializzati, è fondamentale nei casi di lunga esposizione, come accade per i Pontefici, e permette di garantire un aspetto sereno, naturale e rispettoso.


La preparazione estetica: semplicità e decoro

Nel caso di Papa Francesco, noto per la sua umiltà, si è scelto di adottare una preparazione estetica sobria e naturale. Dopo la disinfezione del corpo, è seguita la vestizione con i paramenti liturgici: casula rossa, mitria, pallio.

Nessun uso di trucco o artifici estetici, ma solo prodotti neutri e opacizzanti per evitare lucidità e garantire un aspetto composto. Un trattamento che non ha lo scopo di modificare, ma di preservare e onorare.


Esposizione pubblica: il corpo "ad corpus" secondo la volontà del Papa

Papa Francesco ha chiesto che il suo corpo venisse esposto senza catafalco, sul sagrato della Basilica di San Pietro. Una scelta fortemente simbolica, che richiama la sua vicinanza al popolo.

Questa esposizione richiede però accorgimenti tecnici precisi:

  • Controllo della temperatura e dell’umidità ambientale.

  • Supervisione costante della postura e delle condizioni della salma.

  • Protezione fisica discreta ma presente.

Anche in questo, la discrezione e la competenza dei professionisti del settore funebre sono essenziali.


La bara: una scelta sobria ma strutturalmente adeguata

Come ultima volontà, Papa Francesco ha rifiutato l’uso delle tradizionali tre bare (cipresso, piombo e rovere), optando per una sola bara in cipresso, con rivestimento interno in zinco, saldato ermeticamente come richiesto dalla normativa per la conservazione a lungo termine.

Il feretro verrà sigillato dopo la celebrazione esequiale e trasportato nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la sepoltura.


Conclusione

I funerali di Papa Francesco rappresentano un modello di unione tra spiritualità e professionalità tecnica.

Per noi operatori del settore, sono anche un esempio di quanto il nostro lavoro, spesso invisibile, sia parte integrante della dignità del rito e della memoria di chi ci lascia.

 
 
 

コメント


bottom of page