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Il galateo del funerale: cosa fare e cosa no

  • fruffa
  • 4 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 6 giorni fa


Il bon ton del funerale
Il bon ton del funerale

Affrontare la perdita di una persona cara è un'esperienza che ci mette profondamente alla prova. In questi momenti, il rispetto, il silenzio e la presenza discreta diventano fondamentali.


Non tutti però sanno con esattezza come comportarsi: è normale avere dubbi su cosa dire, come vestirsi o su quali gesti siano davvero appropriati.

Per questo abbiamo pensato a un piccolo vademecum: una guida semplice ma sentita, per affrontare il momento del funerale con sensibilità e rispetto.


✅ Cosa fare

1. Vestirsi in modo sobrio Il nero non è obbligatorio, ma è preferibile scegliere colori scuri o neutri e un abbigliamento semplice e rispettoso.

L'obiettivo è non attirare l'attenzione su di sé.

2. Arrivare puntuali La puntualità è un gesto di attenzione verso la famiglia e verso il defunto.

Se si arriva in ritardo, è bene entrare in silenzio e senza disturbare.

3. Mantenere un comportamento composto Durante il rito funebre, si raccomanda di parlare a bassa voce, spegnere il cellulare e rispettare i momenti di raccoglimento e preghiera, anche se non si è praticanti.

4. Esprimere le condoglianze con semplicità Non servono parole complesse: un abbraccio, una stretta di mano o un semplice “ti sono vicino” possono dire molto più di un discorso lungo e involontariamente fuori luogo.

5. Rispettare le volontà della famiglia Se la famiglia chiede di non portare fiori, di fare donazioni o di rispettare un certo tipo di rito, è bene attenersi alle loro indicazioni senza discuterle.


❌ Cosa evitare

1. Scattare foto o fare video Un funerale non è un’occasione da immortalare.

Anche se l’intento è quello di ricordare, fotografare è profondamente inappropriato.

2. Usare il cellulare durante la cerimonia Silenziare o spegnere il telefono è un gesto semplice ma essenziale per non disturbare il raccoglimento.

3. Parlare del defunto in modo inopportuno Evitiamo battute, giudizi o racconti troppo personali se non richiesti.

Il silenzio, a volte, è la forma più alta di rispetto.

4. Fare domande invadenti ai familiari Chiedere i dettagli della morte, parlare di questioni economiche o logistiche non è mai il momento giusto.

Lasciamo che siano loro a decidere cosa condividere e quando.

5. Evitare di partecipare solo per apparenza Un funerale non è un’occasione sociale né un palcoscenico. Presentarsi solo per “farsi vedere”, per dovere o per mostrare la propria presenza sui social o nella comunità, senza alcuna partecipazione emotiva reale, è profondamente irrispettoso.

Chi sta affrontando un lutto percepisce con estrema sensibilità chi è sinceramente vicino e chi invece è lì solo per dovere, curiosità o convenienza.

La freddezza, l’indifferenza o – peggio – l’atteggiamento ostentato, feriscono più di quanto si immagini.

In certi casi, un’assenza sincera è più dignitosa di una presenza vuota.


Un ultimo pensiero

Ogni cultura, religione e famiglia vive il lutto in modo diverso.

Ma c’è un principio che vale per tutti: il rispetto.

Essere presenti con discrezione, ascoltare più che parlare, osservare senza giudicare: sono tutti gesti che lasciano un segno profondo in chi ha perso una persona cara.


Nel nostro lavoro di onoranze funebri, vediamo ogni giorno quanto una parola gentile o un gesto sobrio possa diventare un conforto prezioso.

Se hai dubbi su come comportarti, non esitare a chiedere: accompagnare chi soffre è un gesto di umanità che merita attenzione.

 
 
 

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